Il nido del cuculo The cuckoo's nest
This work, made during an illness, has to do with vulnerability and the sense of finding oneself after getting lost. 'Home' is the place from you come and where you are supposed to get to. Memory builds up our identity on fragile basis, time goes by and nothing remains unchanged, nothing lasts. The cuckoo's nest doesn't exist.
The portfolio 'Il nido del cuculo' was selected for Memories/No Memories” the photographic project curated by Sandro Bini and Giulia Sgherri (march 2016)
Questo lavoro, nato nel corso di una malattia, ha a che fare con il senso di vulnerabilità ed il ritrovarsi dopo essersi persi.
Casa è da dove parti e dove devi arrivare, è il tempo che impieghi a riscoprire te stesso.
La memoria è casa, è vita; dà continuità e consistenza alla nostra esperienza, informa la scena del nostro esistere. È materia per il sogno, mare primigenio, dove esperienze vissute e immagini-simbolo confluiscono, fantasmatiche apparenze al limite della coscienza.
La memoria, facoltà proteiforme che continuamente rinasce da se stessa, tesse la struttura profonda della nostra identità su fragili basi, il tempo passa e niente può più essere lo stesso.
Il nido del cuculo non esiste.
Questo lavoro è stato selezionato nell'ambito del progetto memories/nomemories FOTOGRAFIA FRA FLUSSO E RICORDOa cura di SANDRO BINI E GIULIA SGHERRI
The portfolio 'Il nido del cuculo' was selected for Memories/No Memories” the photographic project curated by Sandro Bini and Giulia Sgherri (march 2016)
Questo lavoro, nato nel corso di una malattia, ha a che fare con il senso di vulnerabilità ed il ritrovarsi dopo essersi persi.
Casa è da dove parti e dove devi arrivare, è il tempo che impieghi a riscoprire te stesso.
La memoria è casa, è vita; dà continuità e consistenza alla nostra esperienza, informa la scena del nostro esistere. È materia per il sogno, mare primigenio, dove esperienze vissute e immagini-simbolo confluiscono, fantasmatiche apparenze al limite della coscienza.
La memoria, facoltà proteiforme che continuamente rinasce da se stessa, tesse la struttura profonda della nostra identità su fragili basi, il tempo passa e niente può più essere lo stesso.
Il nido del cuculo non esiste.
Questo lavoro è stato selezionato nell'ambito del progetto memories/nomemories FOTOGRAFIA FRA FLUSSO E RICORDOa cura di SANDRO BINI E GIULIA SGHERRI